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Allineamento: N
Categoria: Pianta Grande

Pianta

Questo tipo descrive le creature vegetali. Le piante normali, come quelle che crescono in prati e giardini, non hanno modificatori di Saggezza e Carisma e sono oggetti, non creature, benché siano vive.

Iniziativa: +1
Sensi: Percezione Cieca (olfatto) 9 m, Visione Crepuscolare; Percezione +10

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Paizo Blog

DifesaPF: 52 PR: 3

CAE: 16, CAC: 18
Tempra: +8, Riflessi: +6, Volontà: +3
Immunità: Immunità delle Piante
Capacità Difensive: Guarigione Rapida 2

Attacco

Velocità: 12 m, Scalare 12 m
Mischia: Tentacoli +12 (1d6+9 C più Adattamento Assimilato)
Distanza: Sputo Acido +9 (1d4+4 A) o Dardo Spina +9 (1d6+4 P più Spore Putrescenti)
Capacità Offensive: Adattamento Assimilato
Spazio: 3 m
Portata: 3 m

Statistiche

Caratteristiche: Forza +5, Destrezza +1, Costituzione +3, Intelligenza -3, Saggezza +1, Carisma -1
Abilità: Acrobazia +10, Atletica +15 (+23 per Scalare), Sopravvivenza +10

Ecologia

Ambiente: Foreste temperate o calde (Castrovel)
Organizzazione: Solitario, branco (2-5) o infestazione (6-11)

Capacità Speciali

Adattamento Assimilato (Sop)

Ogni volta che uno ksarik infligge danni a una creatura vivente con i suoi tentacoli, assimila una porzione del codice genetico e della risonanza psichica del bersaglio, rimodellando temporaneamente la propria fisiologia e psicologia per adattarle a quelle della vittima. Ciò concede allo ksarik una delle seguenti capacità (se il bersaglio la possiede) per 1 minuto: Nuotare (fino a 12 metri), Percezione Cieca (fino a 18 metri), resistenza a un tipo di danni da energia (fino a 20 punti), Respirare Sott'Acqua, Riduzione del Danno (fino a 5/-), Scavare (fino a 12 metri), Scurovisione (fino a 18 metri), Vista Cieca (fino a 18 metri) o Volare (fino a 12 metri, con manovrabilità al massimo media). In alternativa, lo ksarik può acquisire la capacità di comprendere (ma non di parlare) fino a tre linguaggi conosciuti dal bersaglio, ottenere le competenze nelle armi del bersaglio (in questo stato i tentacoli possono azionare armi a due mani) o cambiare i danni inferti dalla sua capacità sputo acido in un qualsiasi tipo di energia impiegato da uno degli attacchi soprannaturali del bersaglio. Uno ksarik può mantenere un solo adattamento alla volta, e l'acquisizione di uno nuovo mette fine al precedente. Uno ksarik può spendere 1 Punto Risolutezza per prolungare di 8 ore la durata di un beneficio continuo. Inoltre, può spendere 1 Punto Risolutezza per ottenere un secondo adattamento e mantenere entrambi simultaneamente.

Dardo Spina (Str)

Come Attacco a Distanza uno ksarik può scagliare una delle sue spine. Il dardo ha Gittata 30 metri, infligge danni perforanti ed espone il bersaglio alle Spore Putrescenti.

Guarigione Rapida (Str)

La creatura guadagna il numero indicato di Punti Ferita all'inizio del suo turno. Se non diversamente specificato, la creatura non può mai superare i suoi Punti Ferita massimi.

La guarigione rapida non ripristina i Punti Ferita persi a causa di fame, sete o soffocamento, né consente a una creatura di far ricrescere o riattaccare parti del corpo perse, se non diversamente specificato. La guarigione rapida continua a funzionare fino alla morte della creatura; a quel punto gli effetti della guarigione rapida terminano immediatamente.

Immunità delle Piante (Str)

Le Piante sono immuni ai seguenti effetti, a meno che l'effetto non specifichi di essere efficace contro le Piante.

Sputo Acido (Str)

Come Azione Standard, una volta ogni 1d4 round uno ksarik può sputare acido contro un bersaglio entro 18 metri.

Descrizione

Gli antenati degli ksarik che vivevano su Castrovel erano Piante animate prive di mente, che razzolavano in cerca di cibo e facevano germogliare le loro piantine dentro i cadaveri, elevandosi raramente oltre il rango di minaccia occasionale per le altre razze. Millenni di conflitti ininterrotti tra i Formian e i Lashunta del pianeta hanno bombardato di energia psichica questi ksarik primigeni, e solo qualche decennio prima del recente accordo di pace siglato tra le due fazioni, le Piante hanno iniziato a esibire una rudimentale intelligenza e un istinto predatorio. Nel giro di un numero di generazioni talmente esiguo da risultare allarmante, gli ksarik hanno sviluppato una mentalità da branco, un'astuzia meschina e la capacità soprannaturale di assimilare le qualità dei rivali.

Il tipico ksarik è un quadrupede lungo 3,6 metri, composto da fitta materia vegetale che comprende tessuti specializzati come potenti tendini, sostegni interni di legno che ricordano ossa e strati flessibili di lignina a fungere da corazza. La creatura ha una testa enorme e tozza, da cui si protende una dozzina circa di tentacoli che utilizza per nutrirsi e che nascondono il suo apparato boccale sottosviluppato. Dai lati della testa spuntano dei peduncoli oculari che garantiscono un ampio campo visivo, ma non permettono alla creatura di vedere i bersagli posizionati direttamente davanti a sé. Per compensare l'inconveniente, i tentacoli dello ksarik sono coperti da una varietà di insoliti organi sensoriali, tra cui alcuni che distinguono le fonti degli odori, mentre altri percepiscono movimento e cambi di luce.

Originariamente gli ksarik occupavano una nicchia tra gli organismi decompositori e i saprofagi, ma si sono evoluti per fiutare le carogne e digerire ogni parte di un cadavere putrefatto. Il loro corpo produce costantemente una riserva di diversi acidi che li aiutano a scomporre il cibo in una forma più gestibile, e gli ksarik moderni li impiegano regolarmente per autodifesa e caccia. Queste Piante sono inoltre dotate di numerose spine che crescono su zampe e dorso. I botanici ipotizzano che servissero anche a scopo difensivo, quando gli ksarik erano creature lente che occupavano una posizione inferiore nella catena alimentare. Oggi, tuttavia, gli ksarik moderni sfruttano le spine a scopo riproduttivo, scagliandole contro prede vive per infettarle con spore che crescono gradualmente fino a diventare ksarik embrionali, che si cibano dell'ospite e scavano dolorosamente nelle sue carni fino a spuntar fuori qualche giorno dopo. Le spore devono essere fertilizzate in anticipo in un processo che ricorda un rapporto sessuale tra due ksarik, da cui entrambi escono con una riserva di semi che restano utilizzabili nei mesi successivi.

La più spaventosa tra le prerogative degli ksarik è la capacità di estrarre e assimilare il codice genetico di altre creature, imitando temporaneamente gli adattamenti evolutivi della preda. Gli studi suggeriscono come questa capacità sia legata tanto alle caratteristiche fisiche degli ksarik quanto a rudimentali facoltà psichiche che permettono alla Pianta di modificare il suo corpo sfruttando un corredo genetico rubato. Gran parte di tale codice risulta instabile una volta assimilato, quindi è raro che gli ksarik mantengano un adattamento per più di un minuto o due o, al massimo, per qualche ora. Tuttavia, piccole tracce di DNA esterno si conservano, e pare che i genitori riescano a trasmettere alla loro prole versioni depotenziate delle capacità che hanno assimilato.

Quest'attitudine evolutiva ha attirato gli ksarik in habitat altrimenti inadatti a loro su Castrovel, dove hanno rapidamente surclassato le altre specie, spingendo addirittura diverse di esse all'estinzione. A causa di questa proliferazione esplosiva, la maggior parte dei Lashunta considera queste creature un disturbo per l'ecosistema, ma gli xenobiologi hanno esercitato pressioni affinché la specie non venisse annientata prima che fosse possibile studiarla a fondo, specie ora che gli ksarik hanno iniziato ad assorbire e manifestare i segni di una cultura primitiva.

La prova più rilevante di questo sviluppo culturale è data dalle cadenzate melodie che gli ksarik intonano quando si trovano vicino ai loro simili. Gli scienziati non hanno ancora precisato la funzione di questi canti, dato che gli esperimenti per stabilire se forniscano informazioni alle Piante sono falliti. Inoltre, i loro tentativi di replicare i suoni hanno avuto come unico effetto quello di far infuriare gli ksarik nelle vicinanze, come se le creature ne fossero rimaste oltraggiate. I suoni sembrano promanare direttamente dalla pelle degli ksarik anziché da un particolare orifizio, circostanza citata da chi si oppone alla salvaguardia degli ksarik come prova del fatto che le piante non li producono di proposito. Naturalmente, i sostenitori della tesi opposta ritengono che le modalità con cui viene prodotto il canto non abbiano alcuna rilevanza.

Siero Adattivo

Un gruppetto di scienziati, dopo aver trascorso innumerevoli ore a studiare la capacità adattamento assimilato degli ksarik, ha elaborato una formula che produce una sostanza in grado di replicare quel potere quando viene ingerita. Questo siero magico modifica l'utilizzatore a livello genetico, conferendogli la capacità di resistere agli attacchi di energia.


Fonte: Ksarik