Lao Shu Po
Lao Shu Po
Divinità
 Titoli Nonna Ratto
 Allineamento Neutrale Malvagio
 Sfere d'Influenza Assassini
Ladri
Ratti
Spie
 Sedi del Culto Stazione Absalom,
Akiton, la Diaspora
 Connessioni Dominatore, Ombra
 Simbolo Un ratto smagrito e
raggomitolato

Lao Shu Po

Narra la leggenda che molto tempo fa Lao Shu Po era soltanto un ratto che si aggirava furtivo nell'ombra. Dopo aver rosicchiato il cadavere di un dio morto, però, assorbì un po' di potere divino e divenne a sua volta una dea. In origine Lao Shu Po fu una divinità della notte, ma in seguito spostò la propria attenzione su coloro che cercano prede sotto il manto dell'oscurità. Suoi sono il calice avvelenato, il pugnale che colpisce alla schiena e il generatore di energia sabotato per distruggere un'astronave in volo. Tiene sempre gli occhi e le orecchie ben aperti, perché un movimento incauto o una parola imprudente possono svelare un segreto che in seguito lei può usare a proprio vantaggio.

Lao Shu Po ricorda bene le sue umili origini e insegna che chi non possiede nulla dovrebbe spingersi fin dove può farla franca o fare qualunque cosa sia necessaria per sopravvivere, che sia furto, omicidio o sabotaggio. L'universo non regala nulla e spetta all'individuo prendere ciò che gli serve o vuole, nascondendolo poi gelosamente. A volte può essere consigliabile unirsi ad altri per trovare forza e protezione, come fa un branco di ratti, ma si può contare esclusivamente su se stessi. Tradimento e menzogne esisteranno sempre; il segreto sta nel mentire e tradire gli altri prima che lo facciano loro.

Assassini, contrabbandieri, spie, ladri e chiunque voglia nascondere le proprie attività e sfuggire all'attenzione delle autorità adorano Lao Shu Po. È ritenuta la patrona degli Ysoki, ma la maggior parte di essi la prega solo per blandirla ed evitarne lo sguardo, e non per una condivisione di valori. Ciononostante, la maggioranza dei suoi sacerdoti sono Ysoki, che ne sfruttano l'onnipresenza per promuovere i contatti delle loro congregazioni con il sottobosco criminale. I suoi templi e santuari sono pochi, piccoli, poco appariscenti e spesso nascosti in piena vista: lo speziale in un vicolo che vende veleni, la stanza buia nel retro di un covo di drogati, l'angolo inutilizzato del livello di smaltimento rifiuti di una stazione spaziale o il viluppo di cunicoli di manutenzione sotto un fiorente mercato.

Molte società cercano e distruggono i culti di Lao Shu Po, rafforzando ulteriormente l'associazione parassitica della fede, ma tra i potenti c'è sempre chi apprezza la disposizione dei suoi seguaci a svolgere i lavori sporchi. Fidarsi del tutto di uno dei suoi fedeli, i cosiddetti "nipoti", è sciocco, ma Nonna Ratto non è gelosa se i suoi seguaci restano leali a un datore di lavoro o a una causa, purché essa serva ai loro scopi. Alcuni governi insospettabili assoldano in silenzio spie e assassini di Po, mentre le corporazioni li pagano profumatamente per la loro perizia nello spionaggio industriale. In alcune zone possono persino operare apertamente: è difficile disprezzare qualcuno che sabota le astronavi nemiche o libera gli ostaggi dai campi di prigionia, a prescindere delle sue motivazioni.


Fonte: Lao Shu Po