Bolla di Birnam
Dopo aver completato la sua ultima missione di esplorazione nello spazio profondo, il famoso esploratore Birnam-32, adoratore della chiesa di Weydan, tornò a casa alla Stazione Absalom e consegnò i primi rapporti su un mondo enig- matico. Secondo quanto riferito dal rispettato Androide, un Motore Deriva difettoso costrinse la loro nave a tornare prematuramente sul Piano Materiale; apparve cosi in una regione inesplorata dell'Immensità, dove scoprì una lontana stella nana arancione con un satellite.
Geografia
Ufficialmente questo satellite fu nominato dagli astronomi come Gilarska-b, un mondo terrestre nella zona abitabile della stella. Gilarska-b ha una caratteristica singolare e notevole: uno scudo praticamente impenetrabile di energia sconosciuta che incapsula l'intero pianeta e che ha dato origine a un popolare epiteto alternativo, la Bolla di Birnam.
Birnam-32 scopri che lo scudo energetico era impermeabile alla maggior parte dei sensori, costringendo l'esploratore a fare affidamento esclusivamente sull'esame visivo, ma non fu in grado di determinarne l'origine o la natura. Inoltre, Birnam-32 non rilevò alcuna fonte di alimentazione per lo scudo, ma individuò alcune emanazioni magiche dalla bolla che suggerivano la presenza di una qualche forma di tecnologia ibrida altamente sofisticata. La composizione dell'atmosfera del pianeta rimane sconosciuta, ma si possono osservare abbondanti acque superficiali, una flora verdeggiante e quelle che sembrano essere città intatte di una civiltà avanzata sparse sulla sua superficie.
Abitanti
Birnam-32 non trovò segni di vita animale nel mondo, né fauna selvatica né specie sapienti che potrebbero aver costruito o abitato gli insediamenti particolarmente incontaminati del pianeta.
Storia
Dopo aver esaurito tutte le altre opzioni per saperne di più su quel mondo e sul suo scudo energetico dall'orbita, Birnam-32 lanciò una sonda sul pianeta, ma evaporò a contatto con il bordo esterno della barriera. L'impatto attivo antichi satelliti difensivi intorno al pianeta che allontanarono la nave di Birnam-32 e posero fine a ulteriori esplorazioni. Birnam-32 fuggì dal sistema e, una volta riparato il Motore Deriva, l'esploratore tornò nei Mondi del Patto per riferire della scoperta. Molti altri esploratori ascoltarono con curioso interesse la storia dell'androide, ma la maggior parte dimenticarono il racconto archiviandolo come una stranezza che non avrebbe mai veramente influenzato la loro vita quotidiana. La chiesa di Weydan presentò istanza esplorativa esclusiva sul pianeta, rimasta tuttora incontrastata. Con l'arrivo dell'antica nave stellare aliena Arca Prima nei Mondi del Patto, l'interesse per la Bolla di Birnam si è riacceso, così come la congettura che il mondo misterioso potrebbe essere stato un territorio del Dominio dei Sivv. Alcuni studiosi di organizzazioni come la Società degli Starfinder e l'Università di Xenoarcheologia e Xenoantropologia di Qabarat teorizzano che la Bolla di Birnam potrebbe essere un prodotto della grande guerra tra sivv e kishalee, i nemici dei sivv che si ritiene siano responsabili della caduta del Dominio dei Sivv. Secondo un'ipotesi sempre più popolare, lo scudo energetico di Gilarska-b era un'arma kishalee che ha completamente sigillato il pianeta dal resto della galassia e ha sterminato tutta la vita animale del mondo, o almeno ha condannato i suoi abitanti a un'esistenza (e all'eventuale estinzione) all'interno di un vivaio di scala planetaria.
Qualunque sia l'origine della Bolla di Birnam, la chiesa di Weydan continua a cercare un mezzo per penetrare lo strano scudo energetico; i suoi ricercatori hanno contattato esperti in molteplici campi della scienza, dagli studiosi di termodinamica quantistica agli xenoarcheologi, ma inutilmente. Nel frattempo, Mistici hanno tentato di divinare il futuro sulla superficie, anche loro senza successo. I seguaci di Weydan sono convinti che se la bolla potesse essere perforata, le città incontaminate e le reliquie trovate sul pianeta potrebbero far luce su una delle prime e meno comprese civiltà interstellari della galassia.
Fonte: Birnam’s Bubble