Keris IdarianaCAT 3

Caccia Minuscolo

Velocità: 8; Manovrabilità: buona (virata 1); Deriva: 1
CA: 17; AB: 17
PS: 35; SD: -; SC: 7

Scudi: Medi 100 (prua 25, babordo 25, tribordo 25, poppa 25)
Attacco (Prua): Raggio di Particelle Leggero (3d6; 10 esagoni), Unità di Siluri Magici (2d4+2; 20 esagoni)
Attacco (Poppa): Rete Laser (2d6; 5 esagoni)
Nucleo Energetico: Impulso Nero (120 UNE); Motore Deriva: Segnale Base
Sistemi: Armatura Mk 4, Computer Binodale Mk 2, Difese Mk 4, Sensori Base a Medio Raggio
Modificatori: +2 a due prove qualsiasi per round, +2 Computer (solo sensori), +1 Pilotare; Complementi: 2 (minimo 1, massimo 2)

Equipaggio

Artigliere: Artiglieria +7 (3° livello), Ingegneria +8 (3 gradi)
Pilota: Artiglieria +7 (3° livello), Computer +8 (3 gradi), Pilotare +14 (3 gradi)


Descrizione

Su richiesta del Doyenato, gli Arsenali del Crogiolo dell'Idari progettarono la Keris come caccia a lunga distanza versatile e sostenibile. La caratteristica forma a goccia, le ali orientate verso il basso e la cabina di pilotaggio con la tettoia dorata combinano elementi familiari della cantieristica kasathana con funzionalità innovative rappresentate dai nuovi modelli degli Arsenali. Diversamente da molte altre navi della stessa dimensione, la cabina di pilotaggio della Keris ospita sedili e comandi che permettono a pilota e artigliere di sedere uno accanto all'altro anziché uno dietro all'altro. Gli operatori concordano che tale progettazione spaziosa sia una piacevole alternativa alla classica configurazione, e l'ampio spazio per l'equipaggio è particolarmente apprezzato per la sua comodità durante le missioni di lunga durata.

Sebbene la progettazione della Keris includa tecnologie all'avanguardia dei Mondi del Patto, questa nave è immersa nelle antiche tradizioni kasathane; i vascelli che ne hanno ispirato la forma hanno servito come scorte per le navi coloniali ben prima del viaggio dell'Idari. Mentre esaminavano gli antichi progetti, gli ingegneri kasathani capirono che potevano resuscitare il modello di millenni prima e potenziarlo con le tecnologie del Patto, come propulsori migliorati e funzionalità Deriva. Alcuni tradizionalisti desiderano riscoprire le leghe usate nella costruzione delle antiche Keris per incorporarle nel processo di produzione. Il fatto che tale tecnologia sia stata persa durante l'Intervallo non sembra scoraggiare facoltosi mecenati dal finanziare spedizioni per recuperare gli scafi di antiche navi da destinare allo studio.

Attualmente, questi caccia servono come vascelli di pattugliamento a lunga distanza o scorte per incrociatori all'avanguardia in operazioni militari nello Spazio Vicino. I comandanti delle flotte apprezzano le Keris per le loro durata operativa ed efficienza energetica, mentre gli ingegneri ne lodano le semplici procedure di manutenzione. Gli ottimi parametri difensivi sembrano tuttavia incoraggiare comportamenti rischiosi. Una tattica resa popolare dai piloti delle Keris consiste nel rinforzare gli scudi di poppa mentre si tiene il vascello tra la nave protetta e i proiettili in avvicinamento. L'artigliere poi apre il fuoco sui missili nemici utilizzando gli armamenti di poppa, distruggendo i proiettili prima che possano raggiungere il bersaglio. La manovra “Keris inversa” ha procurato a tali piloti una reputazione forse immeritata di imprudenza e sconsideratezza, ma questa tecnica audace ha permesso di salvare molte navi da bombardamenti distruttivi, e gli operatori delle Keris continuano a sviluppare manovre rischiose nel cuore della battaglia; un atteggiamento parzialmente contrario all'amore dei Kasatha per la tradizione. Non è raro che gli equipaggi delle Keris sfidino i passanti a duelli amichevoli, confidando che gli scudi deviino gli attacchi mentre testano strategie innovative su bersagli inusuali.


Fonte: Idaran Keris