Navi del Collettivo Szandita

Quando Triune rivelò la tecnologia del Motore Deriva tramite il Segnale, il Collettivo Szandita collaborava da secoli, e aveva progettato le proprie astronavi per ospitare una miriade di fisiologie aliene, sapendo che avrebbero trascorso anni insieme tra le stelle. Le sale macchine e le interfacce di controllo delle astronavi sono l'epitome del design adattivo. Le navi del Collettivo Szandita variano nell'aspetto, ma quasi tutte sono riconducibili a unioni di vari solidi geometrici, come cubi, prismi, piramidi e poliedri, il che le rende immediatamente riconoscibili.

Il Collettivo riconosce che la sua avversione ai conflitti armati e la relativa mancanza di esperienza con le armi avanzate potrebbero lasciare le sue astronavi vulnerabili durante le spedizioni, quindi nei progetti delle navi calca la mano sui sistemi di difesa, gli scanner e gli scudi. Altrimenti, le navi sono specificamente progettate per perseguire obiettivi di scoperta, esplorazione e ricerca. Il Collettivo invia Scrutatori a raccogliere e trasmettere informazioni, dotandoli persino di ampi laboratori mobili per condurre operazioni di ricerca a distanza, se necessario. Le Navi Scrigno, pesantemente schermate, studiano e trasportano manufatti, come enormi pezzi di cristallo di szandite che riempiono intere stive da carico. Le Navi Metropoli trasportano e proteggono altre navi stellari e i loro equipaggi tra i mondi natali del Collettivo, e alcune di esse sono espressamente attrezzate per viaggi diplomatici o di esplorazione verso altri sistemi abitati.

Una peculiarità delle navi del Collettivo Szandita è la loro natura modulare. Il Collettivo ha sviluppato una tecnologia che permette ai suoi vascelli di essere scomposti, combinati, separati, o ricostruiti in un periodo di qualche giomo o settimana, consentendo di adattare la configurazione e la funzione di navi e flotte in base alle esigenze, senza bisogno di una stazione spaziale o di un attracco.

Metropoli CSCAT 13

Portastronavi Mastodontica

Velocità: 8; Manovrabilità: scarsa (virata 3); Deriva: 1
CA: 24; AB: 29
PS: 330; SD: 10; SC: 66

Scudi: Pesanti 480 (prua 120, babordo 120, tribordo 120, poppa 120)
Attacco (Prua): Super Laser (2d4×10; 20 esagoni)
Attacco (Torretta): Cannone IEM Leggero (speciale; 5 esagoni)
Nucleo Energetico: Cancello Ultra (500 UNE); Motore Deriva: Segnale Base
Sistemi: Armatura Mk 5, Computer Binodale Mk 4, Difese Mk 11, Quartieri dell'Equipaggio (Confortevoli), Sensori Avanzati a Medio Raggio
Comparti Adattabili: Camera Stagna, Comparto Medico, Hangar, Hangar degli Shuttle, Laboratorio Scientifico (generico), Sala Ricreativa (CDO)
Modificatori: +4 a due prove qualsiasi ogni round, +4 Computer (solo sensori), -1 Pilotare; Complementi: 111 (minimo 75, massimo 200)

Equipaggio

Capitano: Artiglieria +19 (13° livello), Computer +23 (13 gradi), Diplomazia +23 (13 gradi), Ingegneria +23 (13 gradi), Intimidire +23 (13 gradi), Pilotare +23 (13 gradi)
Artigliere: (1 ufficiale, 2 sottoposti) Artiglieria +19 (13° livello)
Ingegnere: (4 ufficiali, 14 sottoposti ciascuno) Ingegneria +23 (13 gradi)
Pilota: (1 ufficiale, 10 sottoposti) Pilotare +23 (13 gradi)
Ufficiale Scientifico: (6 ufficiali, 5 sottoposti ciascuno) Computer +28 (13 gradi)

Capacità Speciali

Porto Modulare

Una nave del Collettivo Szandita adiacente a questa nave può collegarsi con essa in un arco specifico. La nave collegata non può muoversi o far fuoco con le sue armi, e i danni che le verrebbero inflitti vengono inflitti prima agli scudi della Metropoli in quel quadrante.

Descrizione

Questa enorme portastronavi opera con un personale relativamente limitato, ma altamente specializzato e di talento, e può offrire un porto sicuro alle navi più vulnerabili.


Fonte: SC Metropolis