Navi del Veskarium

Come gli stessi Vesk, le navi del Veskarium tendono a essere brutali e pugnaci. Brulicanti di armi e pesantemente blindate senza alcun riguardo per l'estetica, le loro linee in origine furono ispirate ai rettili predatori simili a squali che popolano i mari di Vesk-2.

Sebbene il Veskarium sia una struttura monolitica di tipo militare e industriale, il suo governo si dimostra stranamente permissivo nel concedere ai costruttori di vendere navi ai rivali dell'impero. Qualcuno ritiene che ciò sia dovuto all'innato senso dell'onore dei Vesk, dal momento che non c'è gioia nel battere un nemico armato in maniera inadeguata, mentre altri temono che il governo abbia dato ordine di inserire delle backdoor nelle IA delle astronavi, o semplicemente fanno rientrare questo orientamento nelle logiche di potere del capitalismo clientelare. Comunque sia, le navi del Veskarium riscuotono un estremo successo tra le cerchie più turbolente e problematiche dei Mondi del Patto: corporazioni, criminali e mercenari che hanno bisogno di una considerevole potenza di fuoco senza dover rispondere a una considerevole quantità di domande. La maggior parte delle organizzazioni militari abbastanza datate da ricordare la guerra con il Veskarium, come gli Amministratori e i Cavalieri di Golarion, rispettano queste navi ma non le includono nelle proprie flotte. Nello spazio dei Mondi del Patto si incontrano più di frequente le navi del Consorzio Norikama, che ha sede sull'omonimo mondo colonia neutrale ed è specializzato nel copiare i progetti di altri costruttori. Numerosi altri modelli prodotti da compagnie del Veskarium come le Industrie Dashadz, la Vindicas e i Clan del Monte di Sangue, tuttavia, entrano regolarmente in circolazione in quanto bottino di guerra, sui mercati paralleli o attraverso vendite legittime. Forse la nave più comune e riconoscibile fra queste è il Demolitore CMS. Con il suo caratteristico profilo a Y creato dai supporti alari che convergono verso l'abitacolo centrale a forma di bulbo, esso risulta sorprendentemente maneggevole e ai tempi fu l'incubo degli squadroni di difensori dei Mondi del Patto. Ancora oggi il Demolitore rimane il caccia di riferimento sulla maggior parte delle portastronavi Vesk e l'arma prediletta dai piloti Vesk impegnati nei duelli d'onore.

Grifone DashadzCAT 10

Cargo Pesante Grande

Velocità: 8; Manovrabilità: media (virata 2); Deriva: 3
CA: 23; AB: 25
PS: 160; SD: -; SC: 32

Scudi: Medi 140 (prua 40, babordo 30, tribordo 30, poppa 40)
Attacco (Prua): Braccio Seghettato Pesante (10d6; 1 esagono), Vincolanavi Leggero (2d6; 1 esagono)
Attacco (Babordo): Raggio di Particelle Leggero (3d6; 10 esagoni)
Attacco (Tribordo): Raggio di Particelle Leggero (3d6; 10 esagoni)
Attacco (Poppa): Mine Bocca di Vortice (7d12; 3 mine)
Nucleo Energetico: Impulso Arancione (250 UNE); Motore Deriva: Segnale Maggiore
Sistemi: Armatura Mk 4, Computer Trinodale Mk 2, Difese Mk 6, Sensori Base a Medio Raggio, Armi Antiuomo (Fucile a Vampa Classe Efreet), Sistemi Anti-Hacking
Comparti Adattabili: Capsule di Salvataggio (2), Celle di Detenzione, Comparto da Contrabbandiere, Laboratorio Tecnologico, Stive da Carico (3)
Modificatori: +2 a tre prove qualsiasi ogni round, +2 Computer (solo sensori); Complementi: 12 (minimo 6, massimo 20)

Equipaggio

Capitano: Artiglieria +15 (10° livello), Diplomazia +19 (10 gradi), Intimidire +19 (10 gradi), Pilotare +19 (10 gradi), Raggirare +24 (10 gradi)
Artigliere: (2) Artiglieria +15 (10° livello)
Ingegnere: (1 ufficiale, 3 sottoposti) Ingegneria +19 (10 gradi)
Pilota: Pilotare +19 (10 gradi)
Ufficiale Scientifico: (2 ufficiali, 1 sottoposto ciascuno) Computer +19 (10 gradi)


Descrizione

La reputazione del Grifone quasi sempre lo precede. Basato sull'antiquato Corvo Blu prodotto dal Consorzio Norikama per recuperare i rottami da riciclare nei telai delle proprie astronavi, le Industrie Dashadz hanno modellato il Grifone espandendo notevolmente la struttura del Corvo Blu e potenziandone gli strumenti di recupero, aggiungendo una famigerata sega rotante con diametro di fino a 9 metri per sezionare gli scafi e dividere le batterie di armi. L'astronave utilitaristica era poco interessante per l'esercito del Veskarium e più per i demolitori freelance, e il Grifone, spesso derisoriamente chiamato “Avvoltoio”, divenne rapidamente sinonimo di pirati spietati, capitani senza scrupoli ed equipaggi affamati fin troppo ansiosi di raccogliere carcasse d'astronave.

In realtà, la maggior parte degli equipaggi dei Grifone sono solo recuperatori indipendenti che sopravvivono in un'attività concorrenziale con tassi di turnover notoriamente elevati. Sebbene le stive dei Grifone siano ampie, la maggior parte delle astronavi è troppo grande perché un demolitore le possa trasportare da solo; se trova un'enorme nave abbandonata, la maggior parte dei recuperatori chiama in rinforzo vicini proprietari di Grifone. Quando gli affari vanno bene, ciò mantiene una rete professionale sana, un caldo cameratismo e una rivalità positiva. Quando però gli affari sono scarsi, molti equipaggi sono pronti a dirottare i concorrenti, attaccarli o, peggio ancora, disporre mine vicino a un relitto per disattivare qualsiasi altra nave che gli si avvicini. Queste tristi circostanze portano spesso a vedere il mercato inondato di parti di Grifone, molte delle quali sembrano sospettosamente strappate ai loro ex proprietari con la forza.

I capitani che riescono costantemente a ricavare profitti possono sostenere un Grifone per decenni, ed è tradizione iniziare a decorare lo scafo dopo un anno di lavoro continuo. Gli artisti specializzati in questi particolari progetti si muovono spesso tra equipaggi diversi o frequentano stazioni e centri sindacali degli appaltatori, facendo lavori su commissione per equipaggi e capitani che si sono guadagnati le decorazioni. Alcune navi passano attraverso le mani di più capitani con l'equipaggio per lo più invariato, creando sullo scafo storie che possono essere viste e lette da chi sa come farlo.


Fonte: Dashadz Griffon