Navi dei Mondi del Patto

I Mondi del Patto vantano una lunga storia di viaggi tra i pianeti del sistema, i cui albori risalgono a un'epoca anteriore all'Intervallo, quando tali spostamenti erano resi possibili da portali magici e dalle navi eteree tecnoarcane di Verces. All'aumentare dei traffici commerciali, e man mano che il volo spaziale si diffondeva, le idee presero a circolare in maniera rapida, mentre i progetti aerospaziali tendevano a convergere, dato che corporazioni e forze armate rubavano o compravano da altri mondi le migliori nuove tecnologie. I cantieri di Castrovel, le cui navi erano famose per le ali affusolate e la velocità nel vuoto, fecero propria la robustezza tipica dei velivoli atmosferici di Akiton, progettati per resistere alle tempeste di sabbia, aggiungendovi i sistemi di propulsione più recenti e gli armamenti più avanzati provenienti da Verces e dalla Stazione Absalom, nonché le potenti (ma accuratamente limitate) IA aballoniane per coadiuvare ogni aspetto delle attività di pilotaggio e navigazione. Al giorno d'oggi, millenni dopo quelle acerbe astronavi, i modelli più diffusi tra i Mondi del Patto sono così profondamente omogenei tra loro che la maggior parte di essi non è più nettamente associata con alcuna razza in particolare, ma semplicemente con il sistema nel suo complesso.

Che vengano prodotte dalla ATech, società controllata dalla AbadarCorp, dal Collettivo Kevolari di Castrovel, dalla Sistemi Spaziali Sanjaval, dalle Industrie Ringworks di Verces o da uno qualsiasi dei mille costruttori minori, le astronavi dei Mondi del Patto tendono ad avere in comune una serie di caratteristiche simili. Molte navi cargo e da combattimento più piccole mostrano di discendere dai caccia a reazione atmosferici e dai veicoli spaziali orbitali, con le loro superfici alari, le derive e i profili aerodinamici. Queste linee aggraziate cedono il passo alla mole squadrata nelle navi più grandi che non saranno mai impiegate all'interno dell'atmosfera, per quanto anche i vascelli più imponenti, come quelli della serie Immortale della ATech, un caposaldo della flotta di pace degli Amministratori, possiedano una certa bellezza austera e militaresca.

Nonostante certe soluzioni progettuali condivise, il ventaglio dei telai adottati dalle navi dei Mondi del Patto offre varietà in abbondanza. Per esempio, è improbabile che qualcuno scambi un saltarocce nanico proveniente dai mondi minerari della Diaspora per un rotondeggiante mercantile Solerosso Sanjaval pilotato da Ysoki, men che meno per un'autocargo aballoniano o per una portastronavi della Legione del Fuoco Celeste. Anche le navi di uno stesso modello possono comunque presentare notevoli differenze, per via dei diversi schemi cromatici di verniciatura, degli elementi decorativi applicati allo scafo e di altre modifiche apportate da precedenti proprietari: molti capitani curano l'estetica delle navi con la stessa attenzione che dedicano alla scelta del proprio abbigliamento. Certe fazioni impiegano navi di un solo produttore, mentre altre operano con un'accozzaglia di marche e modelli. Tuttavia, non tutti i gruppi dei Mondi del Patto si sono fatti attirare nel variegato calderone delle costruzioni navali dagli incentivi economici. Oltre agli Eoxiani, molti altri popoli dei Mondi del Patto conservano per sé dei modelli unici, come gli agili vascelli magici degli Elfi di Kyonin, le bionavi semisenzienti di brethedani e Xenoguardiani e così via.

Solerosso SanjavalCAT 9

Cargo Pesante Grande

Velocità: 6; Manovrabilità: media (virata 2); Deriva: 2
CA: 23; AB: 22
PS: 160; SD: -; SC: 32

Scudi: Medi 100 (prua 25, babordo 25, tribordo 25, poppa 25)
Attacco (Prua): Arma Gravitazionale (6d6, 10 esagoni, Raggio Traente), Cannoni a Spirale Collegati (8d4;20 esagoni)
Attacco (Babordo): Rete Laser Pesante (5d6, 5 esagoni)
Attacco (Tribordo): Rete Laser Pesante (5d6, 5 esagoni)
Attacco (Poppa): Cannone Contraereo (3d4; 5 esagoni)
Nucleo Energetico: Impulso Arancione (250 UNE); Motore Deriva: Segnale Potenziato
Sistemi: Armatura Mk 5, Computer Mononodale Mk 1, Difese Mk 5, Montatura per Arma Leggera Addizionale (Poppa), Quartieri dell'Equipaggio (Comuni), Serrature Biometriche
Comparti Adattabili: Comparto da Contrabbandiere, Laboratorio Tecnologico, Stive da Carico (6)
Modificatori: +1 a una prove qualsiasi per round, +1 Pilotare; Complementi: 12 (minimo 6, massimo 20)

Equipaggio

Capitano: Artiglieria +15 (9° livello), Computer +22 (9 gradi), Ingegneria +22 (9 gradi), Pilotare +18 (9 gradi)
Artigliere: (4) Artiglieria +15 (9° livello)
Ingegnere: (4) Ingegneria +22 (9 gradi)
Pilota: (2) Pilotare +18 (9 gradi)
Ufficiale Scientifico: Computer +17 (9 gradi)


Descrizione

La nave commerciale Solerosso della Sanjaval è un caso di studio per il costo di opportunità. Da un lato, il cargo pesante ospita sei spaziose stive con paratie rimovibili che consentono di unire gli alloggi dell'equipaggio in un'unica, cavernosa, stiva contigua. D'altro canto, tutti i sistemi primari, quartieri e armi sono ammassati nel poco spazio residuo, e ciò costringe l'equipaggio a vivere in un ambiente molto ristretto. Sebbene sia grande, lento e goffo nello spazio, il Solerosso compensa la sua pesantezza con potenti Motori Deriva capaci di dimezzare i tempi di percorrenza. La sua velocità, unita alla sua prodigiosa capacità di carico, gli permettono di primeggiare tra le navi concorrenti, ed è uno dei vascelli prediletti dai mercanti indipendenti nei Mondi del Patto e oltre.

Il Solerosso si è rivelato popolare tra addetti al recupero dei rottami e rottamatori Ysoki, che lo apprezzano per la sua capienza e non sono dissuasi dagli angusti quartieri per l'equipaggio. Difatti, il ponte di molti Solerosso controllati dagli Ysoki diventa ancora più stretto e affollato di rottami e pezzi di riserva; molto più simile alla tipica immagine di una discarica di Akiton che di una nave cargo capace di viaggiare nella Deriva. Sebbene il Solerosso non sia stato progettato per il mercato Ysoki, secondo una celebre leggenda metropolitana diffusa tra gli equipaggi di questa razza murina, un ingegnere Ysoki avrebbe modificato il progetto finale della nave aggiungendo elementi adatti alle specie più piccole. A prescindere da quale fosse l'intento originale della Sanjaval, il Solerosso vende più agli Ysoki che alle altre specie, e la sua popolarità nel settore ha permesso all'azienda di proseguire la produzione oltre le previsioni originali.

I Solerosso controllati dagli Ysoki operano spesso ai confini della legge, dedicandosi a contrabbando, blocco navale e traffico illecito di merci proibite. Il Solerosso non fu progettato come vascello da combattimento, ma può difendersi dagli attacchi di pirati, incursori e forze dell'ordine. Alcuni affermano scherzosamente che le sue dotazioni di armi per la difesa di punto servano a soddisfare la paranoia di qualche ingegnere ritiratosi da tempo, oppure il desiderio del progettista di preservare e illuminare il suo lavoro: quando un Solerosso è minacciato, le luci delle reti laser e dei cannoni contraerei lo illuminano come se brillasse.


Fonte: Sanjaval Redsun